ASSOCIAZIONE A DELINQUERE STAMPO MAFIOSO - AN OVERVIEW

Associazione a delinquere stampo mafioso - An Overview

Associazione a delinquere stampo mafioso - An Overview

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eighteen. Con un secondo motivo lamenta difetto della motivazione e violazione di legge for every quanto attiene all'omesso rispetto dell'ambito del devolutum, atteso che il giudice del rinvio, anzichè limitare la propria pronunzia ai profili indicati dalla sentenza della Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione, ha posto come premessa del suo ragionamento tre punti estranei al giudizio di rinvio: il ritenuto incontro di Milano del maggio 1974; l'assunzione di M. advert Arcore; i pagamenti pervenuti a "cosa nostra", in conseguenza di detto incontro, fino al 1977.

six. I rilievi difensivi articolati nell'ambito del secondo e del terzo motivo di ricorso, con i quali si denunciano i vizi di violazione di legge e di difetto della motivazione in relazione alla ritenuta configurabilità del reato ascritto a D.

In pratica: il reato di associazione for every delinquere di stampo mafioso si applica a tutti i gruppi di criminalità organizzata, non solo alla mafia propriamente detta.

Occorre tener conto della peculiare struttura del reato ex art. 416 c.p. e di quello di cui all’art. 416-bis c.p. (Cass. 1976, n. 1205). La tipizzazione di determine criminose concorsuali attraverso la coniugazione dell’artwork. 110 c.p. con la singola fattispecie di reato è una operazione normativa di dubbia legittimità in relazione ai principi di legalità, in quanto finisce per parificare le condotte ascrivibili a ciascun concorrente senza descriverle, dilatando la sfera di punibilità in contrasto col principio di offensività, attesa la difficoltà di ipotizzare una condotta concorsuale che non corrisponda ad una attività di partecipazione all’associazione.

La violazione e l'erronea applicazione dell'artwork. 603 c.p.p., contenuta nell'ordinanza dibattimentale, viene dedotta anche in relazione al rigetto della richiesta difensiva di acquisizione dell'atto di citazione in un giudizio civile promosso da D.

uu., vertendosi in ipotesi di conflitto virtuale in materia di estrema rilevanza, non solo giuridica, sulla quale si appalesa ormi necessario un intervento ermeneutico di superiore autorevolezza.

Orbene: considerando quindi tutti i dati innanzi evidenziati, la diversa condotta tipizzata, la piena autonomia delle owing fattispecie, il diverso dolo for every esse richiesto ed il diverso rapporto che for every tali differenze i because of reati hanno, sul piano puramente giuridico, con l’istituto del concorso nel reato, appare al Collegio di non soddisfacente congruità ritenere la ipotizzabilità logica e giuridica di un concorso eventuale nel reato di cui all’artwork. 416 c.p. al pari di quanto ormai ritenuto in riferimento al delitto di cui all’artwork. 416-bis c.p..

Sotto altro profilo, infine, i rilievi difensivi prendono le mosse da un travisamento del dato probatorio e della motivazione della sentenza impugnata: non è in alcun modo emerso, infatti, che l'assunzione di cariche nelle società di R.

In linea di principio ne deriva, che, anche nel giudizio di rinvio, è possibile ricorrere alla rinnovazione dell'istruzione dibattimentale solo ove essa appaia indispensabile.

Una serie di elementi (colloquio telefonico in cui C. si lamenta dell'atteggiamento scostante di D.; dichiarazioni di Ga. in merito all'incontro del 1986 tra D.N., G. M. e C., nel corso del quale quest'ultimo comunicava la sua intenzione di non volersi più recare a Milano a riscuotere here i soldi da D.; le dichiarazioni di Br.Gi. sulla sospensione dei pagamenti da parte B. dopo la morte di Bo. e la loro ripresa dopo l'attentato del 1986 organizzato da P.I. proprio for every costringere B. a riprendere i pagamenti; la pluralità degli attentati di by means of (OMISSIS), avvenuti il 26 maggio 1975, il 28 novembre 1986, il 28 gennaio 1988, quest'ultimo emerso a seguito di riapertura dell'istruttoria dibattimentale nel giudizio di rinvio; l'attentato ai magazzini "Standa" del eighteen gennaio 1990 con danni for every oltre quattordici miliardi di lire; le dichiarazioni di Ga., secondo cui l'imputato aveva chiesto che l'associazione mafiosa si rivolgesse ai responsabili locali delle emittenti televisive private e, quindi, non a lui; la posizione di esponente di primo piano in "Publitalia", assunta, sin dai primi anni eighty dall'imputato che, in tal modo, diventava anch'egli una vittima diretta della pressione estorsiva; la conversazione telefonica del 27 febbraio 1988 intercorsa tra B.

ten.2. Per argomentare che le lamentele di C. for each il comportamento scostante di D. non avevano in alcun modo mutato la natura del patto tra loro stipulato e la sostanza dei loro rapporti, la Corte d'appello richiamava le seguenti risultanze probatorie:

(In motivazione la Corte, rilevando come la efficienza causale in merito alla concreta realizzazione del fatto criminoso collettivo costituisca elemento essenziale e tipizzante della condotta concorsuale, di natura materiale o morale, ha specificato che non è sufficiente una valutazione "ex ante" del contributo, risolta in termini di mera probabilità di lesione del bene giuridico protetto, ma è necessario un apprezzamento "ex publish", in esito al quale sia dimostrata, alla stregua dei comuni canoni di "certezza processuale", l’elevata credibilità razionale dell’ipotesi formulata in ordine alla reale efficacia condizionante della condotta atipica del concorrente).

Sotto questo profilo, quindi, non solo la questione giuridica prospettata dalla difesa è preclusa, ma è, in ogni caso, configgente con i principi costantemente enunciati dalla giurisprudenza di legittimità, secondo cui l'assorbimento della condotta meno grave in quella successiva più grave risponde, comunque, al criterio logico per il quale non può ammettersi che, in caso di reato permanente, sia comminata dalla legge una punizione più severa, a causa dell'applicazione del concorso di norme e del cumulo di sanzioni, per colui il quale abbia posto in essere prima una condotta meno grave e poi una condotta più grave, rispetto a chi, nel medesimo arco di tempo, abbia sempre realizzato il fatto più grave.

Più in particolare, secondo la Corte aggiungere il concorso eventuale a quello necessario integra una illogica duplicazione dell’artwork.

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